In crisi è l’industria del turismo non la voglia di viaggiare. Dal low cost siamo passati al no cost, alle più svariate forme di consumo collaborativo che vanno molto oltre la sharing economy perché non prevedono alcuna forma di transazione finanziaria. Un fenomeno nato in Nord America e in Gran Bretagna col nome di free tourism. E ora dilagato anche in Italia con un valore di ‘non spesa’ che ha raggiunto i 65 milioni di euro l’anno, come documenta l’inchiesta della società di tourism management Jfc (www.jfc.it). Si viaggia gratis in cambio della fornitura di un servizio. Una forma di baratto e talvolta di condivisione delle spese, una nuova opportunità offerta e governata da web e app che trova adepti tra gli studenti come tra i pensionati ed è utilizzata tutto l’anno con un boom in primavera e autunno.
TECNICA MUTUATA DALLA SHARING ECONOMY
A fianco di attori consolidati come il couch surfing (la rete mondiale di reciprocità nell’ospitalità gratuita tra viaggiatori), BlaBlaCar e simili (le nuove forme di autostop, con partecipazione alle spese di viaggio, coordinate in rete) e Woofing (vitto e alloggio in cambio di qualche ora di lavoro quotidiano in campi o giardini), proliferano una miriade di soggetti in tutti i settori di ospitalità e trasporti. Un fenomeno nuovo anche in termini psicologici e sociali, perché alla sua radice – oltre a risparmio e avversione al commercio – c’è la fiducia nel prossimo. Si aprono le porte della propria casa o auto a emeriti sconosciuti? Non proprio. Perché è proprio il web a coprire ospiti e ospitanti da rischi vietando l’anonimato. Il free tourism, seguendo la tecnica collaudata dalla sharing economy (da Airbnb a Uber), registra i documenti di tutti gli aderenti: se succede qualcosa si risale subito al responsabile, mentre il sistema di recensione dell’esperienza crea una sorta di rating dell’utente.
I NUOVI SOGGETTI NO COST
Warm showers è una comunità internazionale di scambio, una rete di appoggio gratuito per cicloturisti a cui vengono garantiti doccia, letto, cena e colazione.
Home swapping è scambio di casa (per un tempo definito) tra proprietari o inquilini; è un’attività collaudata da tempo proposta da diversi siti che corrispondono ad altrettante comunità.
Baratto B&B ospitalità in bed & breakfast in cambio di cibo autoprodotto o lavori di pulizia o di piccola manutenzione; è un’iniziativa italiana che raggiunge l’apice nella settimana del baratto.
Bed&learn è una comunità internazionale che propone ospitalità in cambio di insegnamento, ad esempio la pratica di una lingua straniera.
Care&sitter è una comunità internazionale che propone di prendersi cura di una casa – piante, animali, sicurezza – quando i proprietari sono via in cambio di ospitalità.
Jojob è una piattaforma web italiana dedicata al carpooling aziendale, per diffondere e incentivare la condivisione dell’auto.
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