Archivio mensile:gennaio 2016

11 lunedì Gen 2016

impianto-fotovoltaicoIva al 10% e detrazione Irpef del 50%: scopri tutte le agevolazioni fiscali per chi acquista un impianto fotovoltaico residenziale.

Dopo i vari Conti Energia, attualmente c’è un po’ di confusione sulle agevolazioni fiscali per chi acquista dei pannelli solari da installare sul tetto della propria abitazione. E tuttavia si tratta di un argomento che è molto importante approfondire: il costo iniziale di un impianto fotovoltaico residenziale è elevato, motivo per cui bisogna considerare tutti gli aspetti di questo investimento. In particolare, sapere che negli anni è possibile recuperare parte di quanto speso potrebbe servire da incentivo a chi, pur volendo dare una mano all’ambiente, non possiede la liquidità necessaria a coprire autonomamente le spese di acquisto delle celle solari ad uso domestico. In questi casi, segnaliamo che esistono soluzioni di finanziamento agevolate pensate proprio per il fotovoltaico, utili per coprire fino al 100% della spesa da sostenere. Per ulteriore approfondimento sull’argomento segnaliamo questa guida sui prestiti per il fotovoltaico realizzata dagli esperti di SuperMoney, il comparatore online.

Conto Energia, che fine ha fatto?

Con l’espressione Conto Energia si identificano tutte le varie ondate di incentivi statali per l’acquisto di impianti per la produzione di energia pulita, attuate in scia alla direttiva comunitaria 2001/77/CE nel periodo 2005-2013.  L’idea era quella di favorire l’adozione di sistemi domestici per la produzione di energia pulita, remunerando per i 20 anni successivi all’acquisto sia l’energia prodotta e immessa in rete sia quella autoconsumata, permettendo quindi un rientro parziale delle spese sostenute per l’investimento.

Dopo il 2013, però il Conto Energia non è stato più rinnovato, motivo per cui ora non esistono veri e propri incentivi statali per chi vuole acquistare dei pannelli solari domestici. Rimangono, tuttavia, alcune agevolazioni fiscali che vale comunque la pena considerare come punti a favore di un investimento nel fotovoltaico domestico.

 Fotovoltaico residenziale, tutte le agevolazioni fiscali

Chi sceglie di acquistare un piccolo impianto solare residenziale gode innanzitutto dell’Iva agevolata al 10%, anziché al 22%. Inoltre, è possibile approfittare della detrazione Irpef del 50% sul costo totale dell’impianto, da spalmare sui 10 anni successivi all’acquisto. Concretamente, quindi, è possibile rientrare del 50% delle spese sostenute nel decennio successivo all’investimento. Il rimborso avviene in rate annuali dall’importo fisso. Se ad esempio si è acquistato un impianto fotovoltaico residenziale da 4,5 kW di potenza, pagandolo circa 10.000 euro, per i dieci anni successivi all’acquisto si percepirà un rimborso di circa 500 euro l’anno, utili per rientrare complessivamente della metà di quanto speso inizialmente, ovvero 5.000 euro.

Fonte: http://www.rinnovabili.it/energia/fotovoltaico/agevolazioni-pannelli-solari-666/

11 lunedì Gen 2016

cani-ufficio-italia-aziende-1Andare in ufficio portando con sé anche il proprio cane, se adottato in un canile: questa la proposta avanzata da un consigliere del Comune di Torino e rivolta ai dipendenti. Un’iniziativa che non solo si pone l’obiettivo di svuotare i canili ma cerca anche di andare incontro alle esigenze di tutti coloro che sono disponibili all’adozione ma, allo stesso tempo, desistono per timore di dover lasciare l’animale per troppo tempo da solo a casa.

CANI IN AZIENDA –

I cani, sono animali sociali e, se lasciati a casa da soli per troppo tempo, soffrono il distacco dal proprio padrone e per paura possono agitarsi e distruggere il divano o altri oggetti come spesso accade o, peggio ancora, abbaiare disturbando i vicini e provocando così litigi.

GATTI IN UFFICIO A TOKYO –

Ed è anche per questo motivo che numerose aziende in Italia hanno introdotto la possibilità per i dipendenti di portare con sé in ufficio i propri amici a quattro zampe, un’abitudine già molto diffusa in numerosi paesi. Ad esempio, solo qualche tempo fa, vi abbiamo parlato della Ferray Corporation, l’azienda di Tokyo che, per combattere lo stress dei dipendenti e incrementarne la produttività, ha pensato bene di assumere ben nove gatti.

Sono numerosi infatti gli studi che dimostrano che condividere l’ambiente di lavoro con cani e gatti abbia un’influenza positiva sui dipendenti: diminuisce i livelli di stress, favorisce la socializzazione e la collaborazione tra colleghi e quindi anche la produttività. Tra le aziende americane che acconsentono l’ingresso in ufficio anche a cani e gatti vi sono Amazon e Google.

PORTARE IL CANE IN UFFICIO: ECCO LE AZIENDE ITALIANE IN CUI È POSSIBILE –

Ma non solo in America: anche nella sede milanese di Google è possibile portare il proprio cane con sé in ufficio. A volte fanno capolino anche in sala riunioni. E i cani sono ammessi in ufficio anche allaNintendo Italia con sede a Vimercate. L’azienda, in particolare, ha lanciato i cosiddetti “Pet Friday” ossia i venerdì aperti ai cani in cui tutti i dipendenti possono portare con sé il proprio animale domestico. Succede così che vi sono venerdì super affollati in cui gli ospiti sono davvero tanti e venerdì più tranquilli in cui sono pochi. In ogni caso, data la mancanza di spazi verdi o esterni in cui far circolare i cani in piena sicurezza, per ora gli animali rimangono in ufficio o la mattina o il pomeriggio in modo da andare incontro anche alle loro esigenze.

CANI IN UFFICIO A PURINA –

E anche Purina, la nota azienda che produce alimenti per animali, da qualche anno ha avviato Pets@work, l’iniziativa che valorizza la relazione fra persone e animali domestici anche sul posto di lavoro. Agli ospiti a quattro zampe è stata dedicata anche la costruzione di una piccola area tutta per loro. E nella sede di Mars Italia, ad Assago, una volta al mese, si svolge il “Pet friendly day”, una giornata in cui tutti i dipendenti possono portare con sè in ufficio il proprio amico a quattro zampe.

IL PROGETTO DOG HOSPITALITY DI ELISABETTA FRANCHI –

E ancora, anche la nota stilista Elisabetta Franchi, animalista e grande sostenitrice di una moda cruelty free che rispetti gli animali (per la realizzazione dei suoi capi ha rinunciato a pellicce, piume d’oca, angora e altre componenti di origine animale), ha aperto le porte della sua azienda ai cani dei dipendenti. Grazie al progetto “Dog Hospitality”, tutti i dipendenti possono portare con sé al lavoro il proprio cane: e quando suona la campanella della pausa pranzo, tutti in mensa dove li aspetta qualche appetitoso bocconcino.

Fonte: http://www.nonsprecare.it/cani-ufficio-italia-aziende