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13 venerdì Feb 2015

USE_SaponariaMano_750mlSpesso la dermatite da contatto responsabile di fastidiose eruzioni della pelle è causata dai detersivi. Quelli giusti sono gli ipoallergenici non irritanti.

I dermatologi la chiamano DAC, è la così detta dermatite da contatto: una reazione allergica della pelle conseguente all’intolleranza dell’epidermide di alcune sostanze, o a volte semplicemente di una sola, il che può rendere veramente difficile una rilevazione oggettiva attraverso test specifici.

In Italia dichiarano di esserne affette più o meno costantemente, il 15% delle donne e il 7% degli uomini. In molti casi i fastidiosi pruriti, che a volte possono diventare vere e proprie eruzioni cutanee estese in tutto il corpo, fanno scattare dei meccanismi ossessivi di “caccia al colpevole”, e allora, via con i test di rilevazione, ne esistono di tutti i tipi: sugli alimenti, sulle sostanze, e persino sui tessuti. Ma non di rado capita che nonostante tutte le ricerche, da un punto di vista allergologico, il paziente risulti negativo a tutto, ovvero, secondo i test sano come un pesce e senza nessun tipo particolare di intolleranza a cibi sostanze tessuti ecc..

In effetti, anche secondo gli esperti, l’esperienza dimostra che tutto ciò può accadere, e allora che fare? Prima di tutto partire da cose semplici, a volte sottovalutate, ma in molti casi realmente risolutive. Una di queste è la scelta dei detersivi utilizzati per detergere i propri capi di abbigliamento o i detergenti utilizzati per le superfici domestiche. Della serie: si guarda il dito e non la luna. Secondo la Dott.ssa Adriana Ciuffreda, specialista milanese in dermatologia, è psicologicamente normale, nel momento in cui si sviluppano reazioni allergiche da contatto, pensare che i responsabili possano essere eventualmente dei tessuti particolari, ma mai i detersivi, visto che erroneamente si ritiene che gli stessi vengano eliminati dai nostri vestiti nel momento del risciacquo finale. Niente di più falso: in verità gli agenti chimici preposti alla detergenza rimangono legati ai tessuti lavati in forma inerte, per poi risvegliarsi aggressivi più che mai nei momenti di sudorazione.

Molti dermatologi consigliano l’uso di detersivi certificati ipoallergenici, non irritanti e soprattutto che abbiano superato i test a contatto con la pelle. In Italia gli unici ad essere certificati ipoallergenici e non irritanti da uno dei più accreditati laboratori di analisi dermatologiche, l’I.S.P.E, sono gli ipoallergenici USE dell’azienda Andrea Gallo di Genova (www.use.it), che tramite Pach Test (contatto diretto del prodotto con la pelle, e di tessuto, lavato col prodotto, applicato alla pelle) ne certifica l’assoluta ipoallergenicità e non irritabilità (nessuna reazione cutanea in nessun soggetto). Questo in ragione di un utilizzo di molte materie prime “inusuali” per il settore (tipiche invece del mondo della cosmesi), classificate come non irritanti e non allergizzanti.

Le numerose testimonianze di persone allergiche a metalli pesanti o ad altre sostanze irritanti e il continuo apprezzamento da parte di dermatologi che ne consigliano l’uso, sono una fonte inesauribile di soddisfazione per l’azienda. Insomma, con gli ipoallergenici USE non solo si possono lavare i capi di abbigliamento in completa sicurezza, ma anche lavare piatti e superfici senza il fastidio di indossare guanti o di incorrere comunque in reazioni allergiche.

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17 mercoledì Dic 2014

Logo_SingoloI papà che devono gestire il bucato dei propri bambini – perché separati, o perché oggi in molte coppie è proprio l’uomo che perde il lavoro e che si deve improvvisare “mammo” – non sono più un’eccezione.

Papà che non solo devono fare dei “corsi intensivi” per imparare la complessa e variegata arte del cleaning domestico, ma che devono acquisire know-how e informazioni che fino a ieri erano ad appannaggio del solo mondo femminile. Come sapere che i detersivi comuni possono rivelarsi dei pericolosi nemici della pelle, in quanto contengono, in quantità, metalli pesanti come nichel, cobalto e cromo che nonostante il risciacquo rimangono attaccati ai capi lavati per poi sprigionarsi, soprattutto quando si suda, sulla povera pelle, e si sa che quella dei bambini, in questo senso è sempre la più delicata.   I dermatologi, assicurano che possono causare patologie fastidiose quanto anti estetiche, come la DIC (dermatite irritativa da contatto) o la DAC (dermatite allergica da contatto). Il prurito può essere il primo segnale, seguito da rossori, eczemi o nei casi peggiori vere e proprie vescicole. Ma non per tutti i detersivi vale lo stesso discorso. Sul mercato infatti, soprattutto nelle catene specializzate come Acqua & Sapone, Tigotà, Cad o Ipersoap, da alcuni anni, si possono trovare alcuni detersivi certificati ipoallergenici, che garantiscono un’igiene senza rischi per la pelle. Si tratta di prodotti che in alcuni casi, vista la scelta diversa di materie prime, possono costare leggermente di più, ma chi ha sofferto di questi problemi, e in rete si possono trovare tante testimonianze in questo senso, assicura che ne vale assolutamente la pena.

Ovviamente tutto l’anno, ma in particolare nei mesi estivi, quando l’elevata sudorazione, innesca più facilmente quella reazione a catena che libera i metalli pesanti dai capi indossati lasciandoli per ore corrodere la pelle. Per saperne di più si può anche scrivere alla Dott.ssa Adriana Ciuffreda, dermatologa pediatrica milanese, che risponde gratuitamente a qualsiasi domanda in merito a DIC e DAC sul blog www.saperviveremeglio.it.