Archivio della categoria: Amici Animali

16 venerdì Gen 2015

pescimortilagoRicercatori di Berkley e Yale: picco negli ultimi 70 anni

Negli ultimi 70 anni le morie di massa sono in aumento tra gli animali, sia per frequenza sia per gravità, e colpiscono soprattutto uccelli, pesci ed invertebrati marini. Lo rivela un nuovo studio compiuta dai ricercatori americani di Yale e di Berkley, che individua le cause del fenomeno in una crescita delle epidemie, nella biotossicità e in molteplici fattori di stress. L’analisi, riportata su “Proceedings of National Academy of Sciences” (PNAS), nota che dal 1940 ad oggi sono stati classificati 727 eventi di decessi in massa tra gli animali. Differenti, però, le risposte delle specie: sono stati colpiti soprattutto uccelli, pesci ed invertebrati marini; le morie di mammiferi sono rimaste più o meno invariate negli anni, mentre sono diminuite per anfibi e rane. Nel complesso, le malattie sono state le principali colpevoli degli eventi (26% dei casi) seguite immediatamente dopo dai processi direttamente influenzati dal clima. Il 25% degli eventi di mortalità di massa delle specie risulta, inoltre, strettamente collegato alle condizioni atmosferiche estreme, che provocano stress termico o mancanza di cibo. L’effetto serra ha avuto effetti devastanti soprattutto in relazione al mare. Il più evidente fattore di biotossicità è rappresentato, infatti, dalla riduzione dell’ossigeno presente nell’acqua a causa dell’eccessivo proliferare di alghe, determinato a sua volta dall’aumento della temperatura. Gli eventi peggiori – notano infine i ricercatori – sono stati quelli scaturiti da più ragioni concatenate.

Fonte: http://www.nelcuore.org/blog-associazioni/item/aumentate-in-70-anni-le-morie-di-massa-di-uccelli-pesci-e-invertebrati.html

17 mercoledì Dic 2014

Adottandone uno, non lasceremo soli i piccoli ‘orfani’ di tigre, orango, elefante, lupo, orso. ADOTTA un cucciolo perché possa sopravvivere e tornare in naADOZIONIWWF_KIT2tura. REGALI SOLIDALI su Pandagift: per ogni dono si contribuisce ai progetti di conservazione del WWF.

Il Natale del WWF quest’anno è dedicato ai piccoli delle specie a rischio rimasti orfani a causa dei bracconieri, come tigri, oranghi, elefanti, orsi e lupi che il WWF invita ad adottare simbolicamente per consentire loro di sopravvivere grazie alle cure di esperti e tornare un giorno in libertà. Gli esemplari adulti di queste specie, infatti, sono ancora oggetto di bracconaggio, un crimine che sta portando all’estinzione intere popolazioni e che alimenta un giro di affari illegale di oltre 23 miliardi di dollari. Una volta uccisi gli adulti, i cuccioli vengono lasciati in vita perché di ‘scarso interesse’ commerciale per i criminali di natura.

Quando i bracconieri spezzano i legami tra cuccioli e mamme o altri adulti decidono anche del destino dell’intera specie: le cure parentali sono, infatti, fondamentali per la formazione degli esemplari giovani e per la loro sopravvivenza. In tantissime specie, infatti, il ruolo dei genitori e, soprattutto, quello della madre è importantissimo e spesso viene esercitato per periodi molto lunghi come accade tra gli oranghi. Grazie alle cure delle mamme o di interi nuclei familiari che comprendono altre femmine, come nel caso degli elefanti, o addirittura di altri subadulti con vere e proprie aree di gioco, è il caso dei lupi, i cuccioli imparano a conoscere il proprio ambiente, a nutrirsi e cacciare, a formarsi nelle dimensioni relazionali e sociali con gli altri individui della propria specie. Le cure parentali permettono ai cuccioli anche di imparare a difendersi dai pericoli e dalle minacce. Purtroppo sono centinaia i piccoli orfani di elefanti, tigri e lupi che ogni anno in tutto il mondo vengono aiutati e curati dai rangers WWF per tornare un giorno alla vita della foresta.
Regalare un’adozione significa sostenere l’impegno sul campo di queste persone, veri e propri angeli custodi che dedicano la propria vita a combattere il bracconaggio. Sul sito del WWF è possibile adottare un cucciolo delle specie individuate come più a rischio e conoscere anche le tante storie dei ranger WWF che hanno salvato i piccoli animali. Simbolo dell’adozione sarà un tenero peluche della specie scelta, realizzato senza PVC, che verrà recapitato al destinatario del regalo insieme a un Certificato di Adozione personalizzato e la lettera di ringraziamento di Fulco Pratesi e una shopper. Anche lo smartphone diventerà più ‘selvaggio’ con gli speciali download tra cui screensaver, wallpaper, firma digitale e l’esclusiva App “WWF Adozioni” per Iphone e Android con contenuti speciali, tra cui l’identikit della specie scelta con le informazioni sulle minacce e le azioni del WWF e i risultati dei progetti da condividere sui social.
PANDA GIFT, VAI SU http://pandagift.wwf.it/
Non solo cuccioli: se si vuole mettere sotto l’albero un regalo solidale più ‘classico’ la scelta proposta dal WWF è ampissima: dai calendari alle magliette, alla cartoleria fino alla linea per bambini e giochi. Tutti i regali solidali sono creati con materiali e processi di produzione ecosostenibili, nel pieno rispetto dell’ambiente e di coloro che li hanno realizzati. Ogni dono finanzia i progetti di conservazione del WWF per la tutela dell’ambiente e delle specie a rischio.

Articolo di Marilisa Romagno

Fonte: http://www.alternativasostenibile.it/articolo/a-natale-il-cuore-del-wwf-batte-per-i-cuccioli-.html

05 venerdì Dic 2014

In Turchia la Smart Recycling Boxes, in cambio di bottiglie vuote, dà crocchette e acqua a cani e gatti. Il costo degli alimenti è coperto dal riciclo

Crocchette e acqua per cani e gatti randagi in cambio di bottiglie vuote. In Turchia riciclare la plastica non solo aiuta a difendere l’ambiente, ma è un gesto che consente di sfamare gli amici a quattro zampe che non hanno una casa. L’idea, riporta il sito www.inabottle.it, è venuta a un’azienda, la Pugedon, che ha messo a punto la Smart Recycling Box. Si tratta di un particolare macchinario che, oltre a raccogliere le bottiglie vuote, consente di svuotare anche l’acqua residua della bottiglia per distribuirla agli animali.
ratiocropUn’azienda di Istanbul ha messo a punto la Smart Recycling Box, una speciale macchina che eroga cibo e acqua per gli amici a quattro zampe in cambio dell’inserimento di bottiglie di plastica da riciclare
La Smart Recycling Box segue il fenomeno del ‘reverse vending’, una modalità di raccolta dei rifiuti in cui chi ricicla riceve un incentivo economico. I benefici di questo distributore sono duplici: da un lato è un incentivo a favorire il riciclo e dall’altro cerca di trovare una soluzione anche al randagismo. Il prezzo del cibo viene coperto dal valore delle bottiglie inserite e destinate poi al riciclo.

Come riporta il Time, la questione della gestione dei cani randagi nelle città internazionali è venuto
alla luce durante le Olimpiadi invernali di Sochi 2014, quando centinaia di cani randagi sono stati uccisi. Partendo da questo problema e con l’intento di trovare una soluzione, si è arrivati a progettare la Smart Recycling Boxes, che sta attenta all’ambiente e ai nostri amici.

Fonte: http://m.repubblica.it/mobile/r/sezioni/ambiente/2014/12/03/news/cibo_e_acqua_per_animali_randagi_lo_distribuisce_il_raccoglitore_di_bottiglie_di_plastica-102044306

24 lunedì Nov 2014

Più grande

Ha fatto molto discutere un recente studio pubblicato su Poultry Science che riportava i risultati di una ricerca condotta sui polli dagli anni ’50 ad oggi: i ricercatori hanno allevato 180 polli nutrendoli esattamente nella stessa maniera (e senza ormoni) in 3 anni differenti, in particolare nel 1957, nel 1978 e nel 2005. I risultati sono inequivocabili: i polli attuali sono grandi il 400% in più rispetto a quelli degli anni ’50.

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Questo è soprattutto dovuto a un parametro, il rapporto di conversione del cibo, che è diminuito del 50%: in altre parole i polli attuali riescono più facilmente a trasformare il loro becchime in carne, assimilano meglio il cibo e, dunque, da un punto di vista commerciali, sono diventati enormemente più produttivi.

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La pressione selettiva imposta dagli allevatori sui polli ha fatto sì che la maggior parte di questa crescita di dimensioni si concentri sul petto, che è la parte commercialmente più vendibile: nei polli maschi la crescita dei pettorali è stata del 79%, nelle femmine dell’85%. Questa enorme crescita ha avuto, però anche effetti indesiderati, soprattutto sulla salute degli animali. È ormai noto da tempo come le razze contemporanee soffrano di problemischeletrici, circolatori e, soprattutto, immunologici.  Ma la storia non finisce qui.

Più numeroso

La carne di pollo ha avuto un vero e proprio boom negli ultimi anni. La produzione e la vendita sono andate di pari passo con la crescita economica nei paesi in via di svilupposoprattutto in Asia. Il trend non risparmia nemmeno l’Occidente, dove, specialmente nelle ripetute crisi finanziarie degli ultimi decenni, la carne di pollo ha costituito un buon succedaneo alla carne, molto più cara, di manzo e maiale. Nel mondo i maggiori produttori sono anche i maggiori consumatori: Europa, Stati Uniti, Cina e Brasile hanno un quasi monopolio della produzione di carne di pollo.

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Nell’Unione Europea i maggiori produttori sono Francia, Stati Uniti e Germania:

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Si nota, quindi, una correlazione quantomeno singolare. Se è in generale vero che il consumo di carne è considerato come indice di una maggiore ricchezza economica, la carne di pollo, considerando come detto anche la sua universalità, è un ottimo indicatore di come sono cambiati i rapporti di forza economica negli ultimi decenni.

Più “nutriente”

Questa corsa alla carne di pollo non è prerogativa solo dei paesi sviluppati o in rapida crescita economica, ma è un fenomeno che interessa tutto il mondo. Nel 1960 mediamente una persona nel mondo prendeva lo 0,5% delle proprie calorie quotidiane dalla carne di pollo: oggi siamo quasi al 2%.

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Questo perché il pollo è un alimento nutriente, facile da allevare e, soprattutto, sul suo consumo non esistono leggi religiose contrarie: con la parziale eccezione dell’induismo (che in alcune correnti impone un vegetarianesimo molto stretto), musulmani, ebrei, cristiani, taoisti, etc, tutti possono mangiare pollo.

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Nemmeno la crisi dell’influenza aviaria ha rallentato la corsa, anzi, dopo una piccola frenata, la crescita è continuata in maniera sostenuta. Negli Stati Uniti, addirittura, il consumo di carne di pollo ha già superato il consumo di manzo, il tipo di carne tradizionale americano: in un solo anno, da ottobre 2013 allo stesso mese del 2014, il prezzo della carne di pollo è aumentato di quasi il 20%. Il trend è talmente forte che il Washington Post ha dichiarato che è iniziata l’era della Dominazione del Pollo.

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Più caro

Anche i prezzi sono aumentati in questi ultimi anni. Si notano, tuttavia, due rilevanti eccezioni: la crisi economica del 2000 (“bolla di internet”) e quella attuale, specialmente nel suo momento iniziale (2008). Dopo poco tempo, però, tutti i prezzi sono tornati nel trend di crescita accentuato: la domanda di carne è quindi sempre in crescita.

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…ma molto meno sostenibile.

Questa corsa frenetica alla carne e a quella di pollo in particolare è, come noto, poco sostenibile, sia da un punto di vista ecologico, dati i grandi problemi di smaltimento degli scarti degli allevamenti intensivi, sia da un punto di vista etico, considerando le condizioni in cui in tali allevamenti vengono allevate questi poveri animali. Noi vediamo solo l’ultimo pezzettino di questo vasto mondo: una vaschetta bianca, chiusa ermeticamente, con dentro un bel pezzo di carne candida, morbida e adatta a tutte le diete. Pochi immaginano che dietro quel petto, o quella coscia, c’è uno dei settori alimentari con uno sviluppo impetuoso, inarrestabile e, in ultima analisi, abbastanza inquietante.

Fonte: http://oggiscienza.wordpress.com/2014/11/20/un-mondo-di-polli/

23 giovedì Ott 2014

bracconieriUn’altra vittima ‘illustre’ del bracconaggio segnalata dal WWF: questa volta si tratta di un giovane esemplare di falco pescatore (Pandion haliaetus) colpito pochi giorni fa all’ala destra da pallini da caccia e ritrovato nei pressi di San Pietro di Arcevia , in provincia di Ancona.

L’animale appartiene ad una delle specie più rare d’Europa di cui esistono solo due coppie nidificanti in Toscana. Il falco è stato prontamente curato in una clinica veterinaria di Fabriano ed ora si trova nell’Oasi WWF Bosco di Frasassi di Genga, in una speciale struttura per uccelli rapaci dove viene curato e alimentato. La riabilitazione di questo animale durerà almeno 5 mesi ma il WWF spera, una volta guarito, di poterlo liberare in Toscana, un territorio che, grazie ad un progetto del Parco della Maremma, ha sperimentato con successo la reintroduzione di questa specie un tempo estinta. E proprio in Toscana, presso l’Oasi WWF di Burano (Gr), da due mesi ben cinque falchi pescatori, senza anelli di identificazione, stanno dando spettacolo con voli e acrobazie. L’area è particolarmente interessante per questi animali data la pescosità della laguna protetta.
 “E’ una vergogna che un uccello importante e affascinante come il falco pescatore venga falcidiato nei nostri cieli dai bracconieri: una vergogna di fronte alla società civile e all’Europa intera che considera giustamente questa specie un patrimonio di importanza prioritaria. Purtroppo il fenomeno del bracconaggio è una piagache in Italia cancella quotidianamente specie protette – ha dichiarato Isabella Pratesi, direttore Conservazione Internazionale del WWF Italia – Vittime illustri sono spesso proprio i rapaci che in coincidenza dell’apertura dell’attività venatoria vengono rinvenuti feriti o uccisi da colpi di armi da caccia. Questo fenomeno pregiudica seriamente la conservazione di specie già a rischio o in declino per colpa di habitat trasformati o degradati. Le Guardie volontarie del WWF sono costantemente impegnate nel controllo sul territorio per arginare il bracconaggio, soprattutto nelle tante ‘aree calde’, tra cui Stretto di Messina, Valli bresciane, Delta del Po, piccole isole, come abbiamo denunciato nella nostra campagna Crimini di natura. Per aiutare i nostri ranger volontari stiamo chiedendo in questi mesi l’aiuto di tutti: il loro impegno è particolarmente gravoso poiché si stratta di persone ‘non armate’ che controllano altre munite di fucili”.
Per sostenere la campagna “CRIMINI DI NATURA-DA CHE PARTE STAI?”il Wwf chiede l’aiuto di tutti: l’invito è quello di aiutare le centinaia di Ranger, Guardie e volontari del WWF, attivi in Italia e nel mondo, per dotarle di attrezzature tecnologiche, medicine, fuoristrada, gps, camera-traps, binocoli, radiotrasmittenti e altri equipaggiamenti indispensabili a monitorare il territorio per sorprendere bracconieri e trafficanti.
Sul sito www.wwf/criminidinatura chiunque può informarsi sul fenomeno e sostenere la campagna del WWF con una donazione libera; diffondere a sua volta le informazioni e sottoscrivere la petizione “Sanzioni più severe contro chi uccide specie selvatiche”.
Per sostenere la Campagna è attivo anche il numero verde 800.990099.
Articolo scritto da Marilisa Romagno per il portale www.alternativasostenibile.it 

24 mercoledì Set 2014

L’ha presentata l’on.Brambilla, presidente della Lega italiana per la difesa degli animali e dell’ambiente. Il testo illustrato al Raduno dei cani Simpatia organizzato da Diamoci la Zampa e Gaia Animali & Ambiente

16 mercoledì Lug 2014

Amati e ripudiati. La sola fortuna di chi abbandona gli animali è che loro non possono parlare. A loro manca la parola, ma se potessero parlare avrebbero molto da dire. Migliaia, ogni anno, gli animali abbandonati: il problema è più evidente nei mesi estivi, quando il cane o il gatto sembrano un problema irrisolvibile, un problema che addirittura sembra mettere in forse le vacanze dei padroni. E così dopo la convivenza, dopo i bei momenti passati insieme, dopo averli nutriti e fatti sentire a casa, migliaia di animali vengono lasciati per strada senza nessun rimorso. E se loro – gli animali – non possono parlare, gli uomini giudicano e la legge condanna: l’abbandono è un reato…LA CAMPAGNA. E’ partita la campagna antiabbandono 2004 dell’Ente Nazionale Protezione Animali. Dallo scorso maggio, il cagnetto dagli occhi malinconici, il gattino disperato e il pesce attonito sono i testimonial della campagna della Protezione Animali. Una campagna ripetuta a furor di popolo: lanciata nell’estate del 2003, il cagnetto, il gattino e il pesce hanno riscosso molto successo. Realizzata da McCann-Erickson, patrocinata da Pubblicità Progresso, diffusa anche da Aiscat, Anas, Autogrill e Cciss Viaggiare Informati sull’intera rete autostradale, vincitrice del premio Top Brand Advertising, la campagna proseguirà sino al 31 agosto. Lo spot televisivo, intanto, è già stato mandato in onda sulle tre reti della Rai e fino alla fine dell’estate sarà trasmetto dai network nazionali e dalle televisioni locali in tutto il Paese. Il lavoro di coordinamento dell’intera campagna è stato svolto dal Centro Comunicazione&Sviluppo dell’Enpa, che ha sede a Bra.

LA T-SHIRT. La campagna antiabbandono 2004 avrà, inoltre, un altro “veicolo” di diffusione: le t-shirt. Il Centro Comunicazione&Sviluppo ha preparato infatti la maglietta antiabbandono. Una t-shirt che è una denuncia, un invito a non abbandonare gli animali, un manifesto; ma è anche un capo di abbigliamento di qualità, pensato con gusto e seguendo le ultime tendenze delle moda. Il soggetto scelto è il pesciolino attonito, rosso su sfondo blu. Lo slogan ricalca quello delle locandine che gli italiani troveranno sui giornali e sulla rete autostradale: “Mi manca la parola. Per tua fortuna.”. Sarà possibile acquistare la maglietta nelle sezioni dell’Enpa, sul sito web della Protezione Animali (l’indirizzo èwww.enpa.it, basta cliccare sul link “Enpa shop” per consultare il catalogo con la t-shirt antiabbandono ma anche con altri simpatici gadget la cui diffusione aiuta l’Enpa e le decine di migliaia di animali accuditi quotidianamente). Si può anche ordinare la maglietta telefonicamente (telefono 0172/425130), via fax (0172/422893) o via mail (enpashop@enpa.it).

GLI ABBANDONI. La scelta del pesciolino sulla t-shirt non è casuale: chi pensa infatti che il fenomeno dell’abbandono possa riguardare solo i cani, sbaglia. Probabilmente il fenomeno dell’abbandono dei cani è più evidente rispetto all’abbandono di altri animali e provoca, tra l’altro, non pochi incidenti stradali. Ma ogni anno vengono ripudiati – non solo nei mesi estivi – migliaia di gatti, di pesci e tanti altri animali. Sul piano della repressione, prima dell’estate potrebbero arrivare novità: la nuova legge sui maltrattamenti, attualmente in discussione al Senato, inasprisce le pene per chi abbandona gli animali. Se la proposta di legge dovesse essere approvata nelle prossime settimane, l’abbandono diventa un delitto (e non più una contravvenzione) e chi senza nessun rimorso si “libera” dei propri animali rischia fino a un anno di carcere. Intanto, con o senza la nuova legge, la speranza dell’Enpa è che il numero degli animali abbandonati quest’anno possa subire – anche grazie alla campagna in corso – una riduzione. La Protezione Animali è impegnata inoltre con una campagna di informazione, sul sito web www.enpa.it, per facilitare le vacanze delle famiglie italiane con Fido al seguito. Sul sito ci sono infatti le informazioni per andare all’estero con i propri animali e la lista delle spiagge e delle strutture turistiche che accettano cani e gatti. Molte sezioni Enpa, invece, sono impegnate da mesi a convincere le amministrazioni comunali ad aprire spazi per gli animali e a rimuovere inutili divieti (soprattutto in spiaggia) per i cani e i gatti. L’abbandono si combatte anche così.

16 venerdì Mag 2014

baubeachOggi, 16 maggio 2014, nel Luogo Deputato alla gioia di Cani e dei loro Umani, a Maccarese, si inaugurerà la nuova stagione di Baubeach, la prima spiaggia per cani liberi e felici d’Italia!
Dalle 11,00, alla presenza del Sindaco di Fiumicino On. Esterino Montino con gli Assessori Daniela Poggi, Paolo Calicchio, Ezio Di Genesio Pagliuca, Roberta Ambrosini e del Presidente della Lav Gianluca Felicetti, Patrizia Daffinà e i membri dell’Associazione da lei presieduta, che da ben 15 anni lavora a questo progetto, presenteranno un programma ricco di contenuti ed attività, tra workshop e corsi di natura olistica, sportiva e cinofila.

Ma questo giorno è soprattutto, come il nome vuole evocare, IL festeggiamento per una ritrovata serenità: dopo dieci anni finalmente si è scritta la parola “fine” alla minaccia di far sparire per sempre questa magica isola di pace e armonia tra le Specie.
Con una delibera comunale, infatti, di recente, il Sindaco Montino ha decretato che quello è IL Luogo deputato alla attività, depennando dal Piano di Utilizzazione degli Arenili proposto dalla precedente Giunta, diverse incongruenze e tra queste l’atto di l’eliminazione della Concessione Demaniale intestata all’Associazione.
L’Associazione del Baubeach, negli scorsi anni si è battuta, in sinergia con altre Realtà Territoriali, in particolare con il Comitato “Difendi Focene”, creando un clima di solidarietà e propositività, che ha vinto sulle manovre di potere e ha ora finalmente a fianco una Amministrazione cosciente e sapiente.
E’ quindi la vittoria anche della Equità, di persone che negli anni si sono date da fare per tutelarla, tra tutti l’Ing. Massimo Guidi, Dirigente dell’area Ambiente, di chi vuole un mondo più trasparente e più pulito. Di chi crede che possa esserci un cambiamento per migliorare lo stato delle cose…

All’inaugurazione, aperta al pubblico con o senza cani, parteciperà anche l’attrice Cinzia Leone, da sempre appassionata cinofila e saranno presenti i volontari della LAV, impegnati nel progetto di adozione dei cani del canile Parrelli, per veicolare le adozioni in questo ex lager messo sotto sequestro e finalmente aperto al pubblico per dare nuova vita ai suoi ospiti.

Ancora, quindi, un incubo alle spalle ed un nuovo orizzonte davanti …!

Scenografia di questo piccolo sogno è la Mostra fotografica di Claudia Candido, dal titolo Uomini e Altri Animali: verso una coesistenza possibile, che dipinge un affresco denso di emozione e consapevolezza sulla capacità empatica delle diverse Specie Animali di interagire con l’Uomo: magia e consapevolezza ancora, attraverso scatti catturati in varie parti del mondo.

La Musica sull’acqua sarà presente col gruppo Soul Revolution, mentre un Aperitivo vegan crudista, ad opera dello Chef Leonardo Cigna, esperto in cucina vegana e vegetariana a livello internazionale, saprà soddisfare a dovere i palati green oriented e stupire piacevolmente i tradizionalisti.
Nell’ambito della giornata si potranno inoltre incontrare i vari insegnanti e istruttori delle diverse discipline proposte, in modo da cominciare a pianificare quella che si preannuncia diventare un’estate davvero speciale!

Bau, we can!

Baubeach è un’iniziativa che gode del patrocinio della Regione Lazio e del Comune di Fiumicino.

BAUBEACH Via Praia a Mare snc – Maccarese (RM)
www.baubeach.net
Infoline : 06 81902352 – 3492696461 – 333 8372200 – 339 3614861 -3337996267
Facebook (Gruppo): Amici del Baubeach

22 martedì Gen 2013

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Il termine pet therapy indica una serie complessa di utilizzi del rapporto uomo-animale in campo medico e psicologico.
Nei bambini con particolari problemi, negli anziani e  in alcune categorie di malati e di disabili fisici e psichici il contatto con un animale può aiutare a soddisfare certi bisogni (affetto, sicurezza, relazioni interpersonali) e recuperare alcune abilità che queste persone possono aver perduto.

La soddisfazione di tali bisogni, necessaria per il mantenimento di un buon equilibrio psico-fisico, è uno degli scopi della pet therapy che offre, attraverso alcune Attività Assistite dagli Animali (AAA), soprattutto quelli detti d’affezione o da compagnia, cui si riferisce il termine pet nella lingua inglese, una possibilità in più per migliorare la qualità della vita e dei rapporti umani.

La pet therapy può anche contribuire, affiancando ed integrando le terapie mediche tradizionali, al miglioramento dello stato di salute di chi si trova in particolari condizioni di disagio, attraverso Terapie Assistite dagli Animali (TAA), interventi mirati a favorire il raggiungimento di funzioni fisiche, sociali, emotive e/o cognitive.

È stato infatti rilevato da studi condotti già negli scorsi decenni e oggi comprovati da sempre più numerose esperienze, che il contatto con un animale, oltre a garantire la sostituzione di affetti mancanti o carenti, è particolarmente adatto a favorire i contatti inter-personali offrendo spunti di conversazione, di ilarità e di gioco, l’occasione, cioè, di interagire con gli altri per mezzo suo.
Può svolgere la funzione di ammortizzatore in particolari condizioni di stress e di conflittualità e può rappresentare un valido aiuto per pazienti con problemi di comportamento sociale e di comunicazione, specie se bambini o anziani, ma anche per chi soffre di alcune forme di disabilità e di ritardo mentale e per pazienti psichiatrici.
Ipertesi e cardiopatici possono trarre vantaggio dalla vicinanza di un animale: è stato, infatti, dimostrato che accarezzare un animale, oltre ad aumentare la coscienza della propria corporalità, essenziale nello sviluppo della personalità, interviene anche nella riduzione della pressione arteriosa e contribuisce a regolare la frequenza cardiaca.

Che si tratti di un coniglio, di un cane, di un gatto o di altro animale scelto dai responsabili di programmi di pet  therapy, la sua presenza solitamente risveglia l’interesse di chi ne viene a contatto, catalizza la sua attenzione, grazie all’instaurazione di relazioni affettive e canali di comunicazione privilegiati con il paziente, stimola energie positive distogliendolo o rendendogli più accettabile il disagio di cui è portatore.

I bambini ricoverati in ospedale, ad esempio, soffrono spesso di depressione, con disturbi del comportamento, del sonno, dell’appetito e dell’enuresi dovuti ai sentimenti di ansia, paura, noia e dolore determinati dalle loro condizioni di salute, e dal fatto di essere costretti al ricovero, lontani dai loro familiari, dalla loro casa, dalle loro abitudini. Alcune recenti esperienze, condotte in Italia su bambini ricoverati in reparti pediatrici nei quali si è svolto un programma di Attività Assistite dagli Animali, dimostrano che la gioia e la curiosità manifestate dai piccoli pazienti durante gli incontri con l’animale consentono di alleviare i sentimenti di disagio dovuti alla degenza, tanto da rendere più sereno il loro approccio con le terapie e con il personale sanitario. Le attività ludiche e ricreative organizzate in compagnia e con lo stimolo degli animali, il dare loro da mangiare, il prenderli in braccio per accarezzarli e coccolarli hanno lo scopo di riunire i bambini, farli rilassare e socializzare tra loro in modo da sollecitare contatti da mantenere durante il periodo più o meno lungo di degenza, migliorare, cioè la qualità della loro vita in quella particolare contingenza.

Altre esperienze di Attività Assistite dagli Animali riguardano anziani ospiti di case di riposo. Si è osservato che a periodi di convivenza con animali è corrisposto un generale aumento del buon umore, una maggiore reattività e socievolezza, contatti più facili con i terapisti. Un miglioramento nello stato generale di benessere per chi spesso, a causa della solitudine e della mancanza di affetti, si chiude in se stesso e rifiuta rapporti interpersonali.

Nel campo delle Terapie Assistite dagli Animali, dove le prove di un effettivo miglioramento dello stato di salute di alcuni pazienti si stanno accumulando nella letteratura scientifica, la pet therapy propone co-terapie dolci da affiancare alle terapie mediche tradizionali e, attraverso un preciso protocollo terapeutico, è diretta a pazienti colpiti da disturbi dell’apprendimento, dell’attenzione, disturbi psicomotori, nevrosi ansiose e depressive, sindrome di Down, sindrome di West, autismo, demenze senili di vario genere e grado, patologie psicotiche, ma anche a quanti necessitano di riabilitazione motoria come chi è affetto da sclerosi multipla o reduce da lunghi periodi di coma. L’intervento degli animali, scelti tra quelli con requisiti adatti a sostenere un compito così importante, è mirato a stimolare l’attenzione, a stabilire un contatto visivo e tattile, un’interazione sia dal punto di vista comunicativo che emozionale, a favorire il rilassamento e a controllare ansia ed eccitazione, ad esercitare la manualità anche per chi ha limitate capacità di movimento, a favorire la mobilitazione degli arti superiori, ad esempio accarezzando l’animale, o di quelli inferiori attraverso la deambulazione con conduzione dell’animale la cui presenza rende gli esercizi riabilitativi meno noiosi e più stimolanti.

Le attività di Pet Therapy sono caratterizzate, tuttavia, da una grande eterogeneità, sia per quanto riguarda il percorso formativo degli operatori, sia per la tipologia degli utenti e le metodologie adottate. Il crescente interesse in materia e la mancanza di strumenti legislativi che regolino le terapie svolte con l’ausilio degli animali, ha fatto sorgere la necessità di effettuare da parte dell’Istituto Superiore di Sanità una ricognizione delle attività svolte a livello nazionale.
Il rapporto include i risultati di un censimento delle terapie e attività assitite in alcune regioni italiane e presenta alcuni esempi di attività svolte sul campo. Vengono esaminati i problemi etici legati all’utilizzo degli animali a fini terapeutici e di assistenza e suggerite linee guida per una corretta pratica di queste attività.

(Fonte: Ministero della Salute)

22 martedì Gen 2013

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a cura di Bruno Ferrari
Educatore cinofilo professionista


www.educazionecanimilano.it

Chi ha un cane ha sicuramente sentito almeno una volta una delle tante leggende metropolitane che girano attorno ai cani e alle tecniche educative per ottenere cani educati e felici. I proprietari di cani sono tra i più buffi e ingegnosi inventori, divulgatori di notizie e consigli fuori luogo al mondo, si tramando una serie di inesattezze con una dovizia e un’abilità fuori dal comune, quasi sorprendente. Visto che siamo in clima estivo e sotto l’ombrellone non abbiamo voglia di perderci in discorsi troppo seri ecco una divertente lista delle più comuni leggende metropolitane da “AREA CANI”.

IL MIO CANE È DOMINANTE:

La stragrande maggioranza dei cani è dominante ci avete fatto caso? Ogni atteggiamento è giustificato con il “sai il mio cane è molto dominante…” sia che ringhi, sia che rubi la pallina, sia che faccia la pipì su un arbusto piuttosto che un’ altro, che non giochi, che giochi assiduamente e freneticamente… la causa è la DOMINANZA! La dominanza è un falso mito non fatevi abbagliare dai discorsi alla Cesar Millan o da libri ormai obsoleti dove tutto in ambito cinofilo veniva spiegato con la dominanza e la gerarchia, fortunatamente gli studi si sono evoluti e ci hanno dato modo di vedere cose prima sconosciute.
IL MIO CANE È AGGRESSIVO:
Ecco un tipico dialogo sul cancello d’ingresso dell’area cani: “Se vuole entrare entri puri il mio cane è tranquillo non ci sono problemi” il proprietario fuori dall’area “No, guardi, la ringrazio ma entro quando esce lei… sa il mio cane è aggressivo, da cucciolo ha ringhiato una volta ad un cane più grande e non mi fido più… troppo aggressivo… meglio di no!” È come se vostro figlio avesse alzato la voce con i suoi amichetti una volta in giardino e ora gli vietaste di giocare con i suoi compagni perché lo ritenete l’erede morale di Totò Rina! Anche l’aggressività è un concetto che va preso con le pinze… attenzione un ringhio non è un sinonimo di aggressività!
IL MIO CANE È UN MANIACO SESSUALE:
Monta fra due cani dello stesso sesso e l’imbarazzo tra i proprietari s’impenna come Valentino Rossi dopo la vittoria di un Granpremio! Occhiate maliziose, commenti triviali o imbarazzati, machi con l’ego in frantumi..insomma si sentono motivazioni e conclusioni più disparate… La monta tra cani dello stesso sesso non è da intendersi come un atto sessuale, ma è un modo di comunicare, normale, che i cani hanno per far capire agli altri il loro status sociale in mezzo al branco, può essere un momento di gioco oppure può essere un modo di scaricare un picco d’arousal troppo alto. Quindi non fatevi prendere dall’imbarazzo o da conclusioni fuori luogo… per i cani è normale, è semplicemente un modo di comunicare qualcosa… so che per noi è fuori luogo ma se ci pensate quando si presentano non si danno la mano ma si annusano il sedere… come vedi i loro parametri sono diversi dai nostri… basta saperlo no?

L’HO VISTO FARE IN TV:
Se l’ho visto in tv vuol dire che è vero e che è un metodo valido quindi non mi pongo problemi e lo faccio pure io! È come se dopo aver visto Superman o Spiderman voi vi lanciaste giù da un palazzo nella speranza di planare con il mantello o lanciare le ragnatele dai vostri polsi come i super eroi citati, ne più ne meno. Siccome siamo dotati di buon senso non ci gettiamo dalla finestra per uscire di casa ma prendiamo l’ascensore o le scale, ma quando si tratta di cani non ci poniamo il problema e attuiamo cecamente quello che la tv ci propone. Ad esempio fare ciò che fa Cesar Millan non è un ottima cosa e sentire gente che dice “Sai l’ho visto fare a quello della Tv sai quello che sussurra ai cani… quello si che è un figo…” bè non è una gran cosa… Se vuoi risolvere i problemi con il tuo cane o semplicemente educarlo rivolgiti ad un Educatore Cinofilo.

TESTA NELLA PIPÌ E IL CANE IMPARA SUBITO A FARLA FUORI:
Arriva il nuovo cucciolo in area cani e via di coccole e carezze al nuovo arrivato, finita la fase affettiva partono le domande se sia bravo o meno e il proprietario “Si è bravo non mi da grossi problemi, l’unica cosa è che ancora mi fa la pipì ovunque…non ne posso più…” e qua c’è sempre l’espertone di turno che salta su con la vecchia perla di saggezza “Dammi retta io ho da una vita i cani…e so come insegnarli a sporcare fuori…quando la fa prendi delicatamente la testa e la pucci nella pipì e gli dai anche una giornalata sul sedere…in poco tempo smette!” Basta Basta Basta con questa storia. Il cane più che altro capisce che siete fuori di testa, mi spiegate cosa può pensare quando il suo padrone lo prende e gli mette la testa nella pipì?! Si insegna a sporcare fuori portandolo fuori dopo i momenti critici ovvero dopo la pappa, dopo una bella dormita o dopo il momento di gioco e premiandolo quando fa cacca o pipì fuori.

LO SCIAMANO DELL’AREA CANI:
Noi italiani si sa, oltre che santi, navigatori e poeti siamo un popolo che dell’arte d’arrangiarsi ne ha fatto un marchio di fabbrica e va da se che anche senza essere degli esperti siamo molto bravi a dare e dispensare consigli di tutti i tipi e le area cani non sono esenti da questo folcloristico e grottesco vizio italico. I veterinari dell’ultima ora sono sempre presenti, c’è chi si diletta fornendo diagnosi e cure di ogni genere consigliando medicinali di ogni tipo e questa è la versione occidentale, quella che ha sposato la causa dell’allopatia, della medicina chimica, poi c’è la versione new age, il filone più orientale, lo sciamano di turno insomma, che dispensa consigli naturali rubati dal quaderno segreto della nonna fornendo rimedi omeopatici di ogni tipo, come il guscio d’uovo mischiato con i fiori di camomilla per curare le dermatiti (giuro che l’ho sentita veramente!). Non so quale sia peggio dei due ma per ogni problema inerente alla salute del vostro pet… rivolgetevi al vostro VETERINARIO di fiducia no alle cure fai da te!

SERVIZI IGENICI ALL’AREA APERTA:
“Scusi ma non raccoglie la cacca del cane? Guardi la ci sono pure i sacchettini se sono finiti gli do uno dei miei non c’è problema!” “Ma scusi lei raccoglie ANCHE nell’area cani? Questo è un posto per cani mica la raccolgo io!” Che stupido l’area cani è un posto per cani… quindi la “merda” può imperare… tanto poi se con il caldo si veicolano più facilmente le malattie il mio cane non le prende, se il fetore rende la zona invivibile tanto non ci sto io… e poi anche a casa mia in bagno io la faccio ovunque è l’area cacca di casa mia! Siamo nel 2011 diciamo di essere un paese civile… le deiezioni dei cani si raccolgono OVUNQUE!
LA GIORNALATA SUL SEDERE È IL PASSEPARTOUT EDUCATIVO:
“Per educare il cane prendi il Corriere della Sera (versione politicamente corretta, ma a seconda delle vostre tendenze politiche può andar bene anche la Repubblica, il Giornale o anche la Gazzetta dello sport) arrotolalo e quando fa qualcosa di sbagliato dagliela sul sedere… il cane ha paura del rumore e quindi capisce” Questo è uno dei metodi ancora in voga dagli “esperti” delle aree cani. Come per il punto 6, anche per l’educazione rivolgetevi a degli EDUCATORI PROFESSIONISTI, anche in questo ambito si è fatto passi da gigante e punire è ormai obsoleto, meglio premiare qualcosa di buono che punire qualcosa di negativo e se stai leggendo questo articolo e sei interessato all’argomento leggi gli altri articoli che trovi sul blogwww.cinofili.worpress.com

QUANDO COMPIE UN ANNO LO PORTO DALL’EDUCATORE:
C’è ancora la credenza che un cane non si possa educare prima di aver compiuto un anno di età. Io dico sempre ma vostro figlio lo mandareste a scuola a 14 anni? No, lo mandi addirittura all’asilo quando è piccolo, quindi perchè un cane deve aspettare un anno prima di ricevere l’educazione e socializzare con il mondo? I cani si possono e si dovrebbero iniziare ad educare fina dal secondo mese di vita, facendogli frequentare dei percorsi adatti ai cuccioli chiamati Puppy Class o Scuola per Cuccioli. Percorsi educativi pensati appositamente per fornire gli strumenti educativi più adatti ai cuccioli e ai loro proprietari. Perchè perdere del tempo prezioso per costruire una migliore relazione con il nostro compagno peloso?!

HO COMPRATO IL CANE PERCHÉ HO IL GIARDINO:
Questa non si sente tanto nelle aree cani ma è una delle peggiori leggende metropolitane in circolazione: quella di potersi permettere il cane solo se si ha il giardino così il cane sta meglio. Purtroppo il cane con un giardino va a stare peggio in quanto il più delle volte il giardino diventa una prigione visto che con la scusa del giardino il cane non esce più in passeggiata. È come se a noi ci rinchiudessero in un castello bellissimo anche pieno di comfort, ma senza contatti con l’esterno e senza tv giornali internet, nulla di nulla. Pensate che per il cane annusare equivale a leggere un giornale e capire cosa è successo nel mondo. un cane inoltre è un animale sociale e ha bisogno di vivere il mondo, vedere e relazionarsi con i propri simili e gli altri uomini, fare attività differenti e tenere attivo il suo cervello e purtroppo la vita in giardino non gli permette tutto questo.

(Fonte: adottauncane.net)